Persona e libertà
Note sul protopersonalismo di Blaise Pascal
L’articolo si propone di analizzare le strutture antropologiche fondamentali dell’essere umano, con particolare riferimento alle Pensées di Blaise Pascal e alla più ampia tradizione personalista francese del Novecento (Charles Renouvier ed Emmanuel Mounier). Dopo una breve descrizione dell’influenza di Pascal sul personalismo francese, l’articolo esamina il legame tra il concetto di suppôt, utilizzato dal pensatore francese per descrivere l’essere umano, e il concetto tradizionale di persona, intesa come rationalis naturae individua substantia. Partendo da queste premesse, si esamina l’affermazione di Pascal secondo cui la dignità dell’essere umano consiste nel pensiero razionale come capacità di riflettere su se stessi e di essere consapevoli della differenza con il resto dell’universo. Si suggerisce che, per Pascal, il pensiero razionale è caratterizzato da un’apertura trascendentale, cioè infinita, su cui si fonda la libertà umana. Il suppositum personale è intrinsecamente libero e, quindi, un agente moralmente responsabile. Questo è ciò che si può assumere come il protopersonalismo di Pascal.
The article is aimed at analysing the fundamental anthropological structures of human being, especially with reference to Blaise Pascal’s Pensées and the broader twentieth-century French personalist tradition (Charles Renouvier and Emmanuel Mounier). After a brief description of Pascal’s influence on French personalism, the article examines the link between the concept of suppôt, used by the French thinker to describe the human being, and the traditional concept of person, understood as rationalis naturae individua substantia. Starting from these premises, the essay considers Pascal’s claim that dignity of human being consists in rational thought as a capacity of reflecting on oneself and being conscious of the difference with the rest of the universe. It is suggested that, according to Pascal, rational thought is characterised by a transcendental, i.e. infinite, openness on which human free will is grounded. Personal suppositum is inherently free and, thus, a morally responsible agent. This is what can be assumed as Pascal’s protopersonalism.