Quale umanesimo per i rapporti affettivi?
La struttura antropologica fondamentale della famiglia, così come l’abbiamo conosciuta
finora, è compatibile con i nuovi modelli di famiglia e di rapporti affettivi oggi sempre più
diffusi? Qual è il ruolo del diritto di fronte al pluralismo dei modelli affettivi? Esiste
equivalenza o diversità valoriale tra questi modelli? Auspicando la distinzione tra il giudizio
sulla opportunità del riconoscimento di specifici diritti dal giudizio sul riconoscimento di uno
status, l’autore ricorda come, fin tanto che non avremo rinunciato all’idea che tutto può
essere costruito e decostruito a piacimento, il dibattito sull’identità della famiglia somiglierà
sempre ad un dialogo fra sordi.