Il saggio, al bivio del tempo corrente, si propone di ripensare i fondamenti del discorso educativo
individuando il proprio baricentro argomentativo nella nozione di forma umana in divenire.
L’ipotesi sviluppata tenta di delineare una filosofia dell’educazione dove coesistono, con mutua
qualificazione, un’antropologia della persona, qui posta come riferimento per lo più implicito, e
un’estetica della formazione. Le condizioni di possibilità e i principi formativi e morali per l’esercizio della composizione pedagogica finalizzata alla crescita della forma umana, sono stati desunti dialogando con Ruskin. L’idea di generatività è stata intesa nel senso della formatività seguendo la teoria estetica di Pareyson. L’educazione risulta essere concepita insieme come un’ “arte bella” e un’”arte dell’umano”, lontana dai riduzionismi tecnicistici, e la pedagogia come la coscienza compositiva di quell’arte.

The essay, at the cross-roads of present time, challenges us to rethink the foundations of
the educational theory by focusing on the notion of “evolving” human shape, and it represents
an attempt to develop a philosophy of education in which a philosophy of the person and an
aesthetics of education can coexist. The conditions and the moral principles of educational composition were inferred by discussing Ruskin’s elements of drawing. The idea of ‘generativity’ was developed by following Pareyson’s aesthetical theory of ‘formativity’. Therefore, education is conceived, both as a ‘fine art’ and as a ‘human art’, in opposition to mere technicality, and education (pedagogy) as the composing conscience of such art.