Il diavolo ecumenico
Una ricognizione storico-filosofica sul rapporto tra Jacques Maritain e Denis de Rougemont
L’articolo si propone di ricostruire il rapporto tra Jacques Maritain (1882-1973) e Denis de Rougemont (1906-1985), fino ad oggi poco indagato. La tesi di fondo è che i dissidi filosofici e confessionali tra i due intellettuali, i quali nutrivano comunque una sincera stima reciproca, si siano infine stemperati durante il loro comune esilio americano, trovando anzi una risoluzione armonica in una sorta di “personalismo apofatico” di cui l’opera La Part du Diable è testimonianza. La struttura dell’articolo non è cronologica: parte dall’epilogo americano e poi, in una sorta di flashback, ripercorre le tappe principali del rapporto tra i due autori a partire dagli anni Trenta del Novecento. Per questo studio si è attinto anche da materiale fino ad oggi inedito, specialmente parte della corrispondenza tra Rougemont e Maritain.
The aim of this paper is to reconstruct the relationship between Jacques Maritain (1882-1973) and Denis de Rougemont (1906-1985), which has been little investigated to date. The main thesis is that the philosophical and confessional disagreements between the two intellectuals, who nevertheless had sincere mutual respect, were finally dissolved during their common American exile, finding a harmonious resolution in a kind of “apophatic personalism”, as testified by the work La Part du Diable. The structure of the article is not chronological: it starts from the American epilogue and then, with a flashback, retraces the main stages of their relationship since the 1930s. For this study it was possible also to consider previously unpublished material, especially some of the correspondence between Rougemont and Maritain.