In questo saggio l’autrice sviluppa una suggestiva riflessione sulla fecondità dell’amore umano capace, quando si impegna in un legame consolidato come quello familiare, di promuovere il bene di ciascun individuo, offrendo la possibilità di sperimentare la verità della dimensione relazionale che caratterizza l’essere personale. Centrale, in tale riflessione, l’analisi di quella che viene definita la “dialettica del riconoscimento” e la valorizzazione dei valori della fedeltà e della speranza quali coordinate entro le quali quel riconoscimento può generativamente fiorire. L’autrice, dopo aver concentrato la sua attenzione sul rapporto che lega tra loro i coniugi – e dunque sulle relazioni simmetriche – passa poi all’analisi delle relazioni coi figli, individuando nella famiglia un modello paradigmatico di pluralismo nel quale riescono a coniugarsi felicemente le ragioni di tutti e di ciascuno.