La vita come un gorgo d’acqua: da questa metafora l’autore prende spunto per suggerire alcune piste di ricerca capaci di provare a rispondere all’impegnativa domanda che si interroga sul significato della vita. Obiettivo dichiarato non è certo offrire una risposta esaustiva a tale domanda, quanto spunti di riflessione rispetto ad aspetti del problema solitamente sottovalutati. Il primo aspetto analizzato concerne la nozione di “qualità emergente”, analizzata nei suoi diversi significati. In secondo luogo viene considerata la cifra della “complessità” quale soglia critica tra ciò che è vita e qualsiasi sistema che ne è privo. In terzo luogo, si riflette attorno alla nozione di “plasticità”, con particolare riferimento al sistema cerebrale. Infine, nell’ultima parte del testo, viene posta attenzione al tema delle reti e delle loro peculiarità, mostrando le interazioni tra microscopico e macroscopico. Ancora una volta sono le reti neurali ad offrire un privilegiato spunto di riflessione, nel loro costituire il substrato biologico dal quale emerge l’attività cosciente e la capacità del singolo di interagire con l’ambiente esterno.