L’origine sospesa

Questioni etico-antropologiche nella fecondazione eterologa

L'autore:

Per evitare di essere trattato in modo moralistico o soltanto giuridico, il tema della fecondazione artificiale eterologa dovrebbe essere collocato nella prospettiva della coppia richiedente. Partendo dall’esperienza della sterilità di coppia e, soprattutto, interrogando il desiderio di un figlio, l’Autore intende evidenziare i nodi antropologici, psicologici ed etici della fecondazione eterologa: dalla trasformazione tecnica del desiderio in bisogno, sino all’interferenza del “terzo incomodo”, ossia il donatore, nell’intimità della coppia. Il problema è dunque analizzato sia dal punto di vista della coppia e del suo desiderio, sia dal punto di vista del figlio e della sua dignità, sempre sospesa fra il diritto di conoscere le proprie origini e il dovere di ignorarle imposto dalla regola dell’anonimato del donatore.

In order to avoid it being treated in a moralistic way, or only from a legal point of view, the issue of heterologous fertilization should be placed in the perspective of the applicant couple. Starting from the experience of the couple’s infertility and, above all, exploring the desire for a child, the Author wants to highlight the anthropological, psychological and ethical nodes concerning heterologous fertilization: from the technical transformation of the desire into the need, up to the interference of “the odd man out”, i.e. the donor, in the intimacy of the couple. The problem is then examined both from the point of view of the couple and of their desire, and from the point of view of the child and his/her dignity, which is always suspended between the right to know about his/her origins and the impossibility to know them which comes from the rules regarding donor anonymity.

Vuoi far conoscere questo articolo ai tuoi amici e followers?