Passaggio in Macedonia. La Bibbia si sedimenta in Europa
L’articolo mette in evidenza un peculiare elemento di novità che non deve sfuggire a qualsiasi fenomenologia storica e politica posta in capo a ciò che l’Europa è: ossia il fatto che la tradizione giudaico-cristiana si sia costituita tale perché trapassata, appunto, in Europa. Ciò è avvenuto per una decisione “ispirata” di Paolo di Tarso, presa in Macedonia, di predicare il vangelo oltre quel confine geografico che distingue l’oriente dall’occidente demarcato dalla Macedonia stessa. Da allora, quel confine non è più soltanto geografico, ma è diventato anche storico, politico e, perciò, pure culturale. A sapere: trapiantato in Europa, il cristianesimo si è ad essa doppiamente legato. Da una parte l’Europa lo ha mediato culturalmente rendendolo pensabile e comunicabile;
dall’altra l’Europa ha assorbito il cuore stesso dell’annuncio cristiano che consiste nel rispetto dovuto alla persona per ciò che essa effettivamente è: immagine di Dio e, quindi, soggetto di diritti e oggetto bisognoso intessuto di relazioni, senza la quali soccombe.
This article describes an unusual new aspect which should not be ignored when considering the historical or political phenomenology used to describe what makes Europe what it is: that is the fact that the Judeo-Christian tradition is what it is precisely because it has been formed by Europe. This happened as a result of an ‘inspired’ decision taken by Paul of Tarsus in Macedonia to preach the Gospel beyond the geographical confines of east and west demarcated by Macedonia itself. Since that time, that borderline has proved to be not only a geographical one, but also one which is historical, political and furthermore, even cultural. It should be noted that by its
transplantation into Europe, Christianity has become doubly identified with the continent. In one respect Europe has culturally interposed Christianity making it both viable and communicable; in another respect it has absorbed the Christian message into its heart, that message consisting of respect for each person for what he uniquely is: the image of God, and thus both endowed with certain rights and needs to relate to others, without which he would perish.