Time out
Un bilancio al di là della retorica
Il saggio muove dalla pratica del “time out” in gara, facendone una metafora attraverso la quale riflettere sulla pratica sportiva in generale. La mira è quella di analizzare i problemi emergenti, di evidenziare una serie di difficoltà e di provare a suggerire possibili soluzioni. L’autore si concentra in particolare su tre temi significativi: la mercificazione eccessiva dello sport, la precoce specializzazione sportiva e l’attenzione quasi esclusiva allo sport di élite. L’autore sostiene che l’eccessiva enfasi sullo spettacolo e sull’aspetto economico del mondo dello sport mina il suo vero significato; questo approccio spinge infatti verso una ricerca di prestazioni sempre più estreme e pericolose, sacrificando valori come l’inclusione e l’armonia. L’autore, poi, suggerisce che gli sponsor potrebbero promuovere una visione più autentica dello sport, premiando le società più capaci di creare legami comunitari, inclusione sociale e crescita umana degli atleti. Così praticato, lo sport potrebbe esprimere realmente il suo potenziale educativo, insegnando importanti competenze sociali e promuovendo il rispetto reciproco e la collaborazione.
The essay moves from the practice of ‘time out’ in competition, making it a metaphor through which to reflect on sports practice in general. The aim is to analyse emerging problems, highlight a number of difficulties and try to suggest possible solutions. The author focuses in particular on three significant issues: the commodification of sport, early specialisation in sport and the almost exclusive focus on elite sport. The author argues that too much emphasis on enterteinment and the economic aspect of the world of sport undermines its true meaning; in fact, this approach pushes towards an increasingly extreme and dangerous quest for performance, sacrificing values such as inclusion and harmony. The author, then, suggests that sponsors could promote a more authentic vision of sport, rewarding those clubs most capable of creating community ties, social inclusion and human growth of athletes. Thus practised, sport could truly express its educational potential, teaching important social skills and promoting mutual respect and cooperation.