Nel film Il figlio (2002) Jean-Pierre e Luc Dardenne raccontano il rapporto estremo, impensabile, tra Olivier e Francis. Olivier, un falegname. Francis, un ragazzo che ha appena concluso un periodo di detenzione per aver commesso un delitto nelle circostanze di un furto: ha ucciso un bambino, il figlio di Olivier. Un cammino delicato e tutto da costruire, passo a passo. Come delicato e lungo è il cammino dell’incontro tra alcune vittime e alcuni responsabili dei gruppi armati degli anni ‘70. Un cammino raccontato ne Il libro dell’incontro(2015). Questa riflessione prova a mettere in dialogo tra loro questo cammino di Giustizia Riparativa che prosegue da diversi anni con un film dei fratelli Dardenne (e con tutto il loro cinema, caratterizzato da una forte tensione etica e da una grande capacità narrativa dell’umano profondo). Due linguaggi diversi, il cui dialogo sembra tuttavia rivelarsi molto ricco e capace di illuminare le pieghe più intime della storia di una relazione difficile.

In the movie The Son (2002) Jean-Pierre and Luc Dardenne tell the extreme and inconceivable relationship between Oliver and Francis. Oliver is a woodworker. Francis is a young man who has just finished a retention period for committing a crime during an act of robbery: he killed a child, Oliver’s son. Their relationship is a delicate path, an ongoing process to be built step by step. Similarly fragile and challenging is the path toward the encounter between some of the victims and some perpetrators of terrorist acts that took place in Seventies. This path is described in Il libro dell’incontro (The Book of Encounter). This essay offers a comparison of this application of Restorative Justice and the movie by the Dardenne brothers (and generally, with all their production, which is characterized by a deep ethical tension and a remarkable narration of deep humanity). The comparison will highlight two different languages, whose dialogue, however, seems to be rich and able to show the most intimate aspects of difficult relationships.