Inclusione o digestione?

Su quale modello di coabitazione costruire il futuro dell’Europa?

Come pensarelo stare assieme di culture e tradizionioni diverse nell’Europa di domani? rispondere a una simile domanda non è cosa facile, ma Rémi Brague riesce a offrirci chiavi davvero preziose. Il filosofo francese ci ricorda, infatti, come durante il medioevo, siano stati al lavoro due diversi modi di pensare  la coabitazione dei diversi: il modello dell’inclusione, processo in cui si rinforza l’alterità di ciò che è appropriato, e il modello della digestione, processo d’appropriazione in cui l’oggetto è tanto profondamente interiorizzato da perdere la sua indipendenza.

Brague ci offre anche una eseplificazione interessante del suo discorso: se l’Islam ha commentato di testi aristotelici in modo più prossimo alla digestione che all’inclusione, l’Europa è invece nata da un singolare modello di inclusione, come mostrano le traduzioni e i commentari della Bibbia, nei riguardi della quale mai è stata sottaciuta la duplice presenza di radici greche, aramaiche ed ebraiche. Perciò, grazie al modello di appropriazione che l’Europa ha sviluppato confrontandosi con le sue fonti, essa si appropria di altre culture, senza tuttavia pretendere di digerirle. Una chiara indicazione di percorso anche per il futuro, tutt’altro che semplice, del progetto europeo.

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