La seduzione della trasparenza

Pornografia del reale e sessualità

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L’articolo muove dalla centralità, per il nostro tempo, del bisogno/dovere di sincerità e
trasparenza, che ha trovato la massima forma del proprio inveramento nell’iper-apparire che
oggi permea la nostra società. La sessualità è, insieme, uno dei principali campi su cui si gioca la
battaglia per il trionfo dell’imperativo della trasparenza, e insieme uno dei principali strumenti
per conseguire tale trionfo. L’iper-apparire della trasparenza non è solo narcisismo di massa, ma
è percepito come l’ultima azione rimasta che possa dirsi realmente costitutiva dell’io, e dunque
autentica in generale. Questa struttura si pone però in una situazione di conflitto insanabile con
la natura essenzialmente simbolica della sessualità, che vuole sì nudità, ma si nutre di mistero,
silenzio, sconfitta, e dell’impossibilità, per il desiderio, di essere l’altro pur desiderandolo.
Laddove l’imperativo della trasparenza pretende un puro positivo, completamente squadernato,
e dunque dominabile, la sessualità ci ricorda che l’alterità è per definizione sempre ritratta, e
dunque sempre sottratta a questo progetto di dominio, perché, come ogni evidenza, appare ma
non si mostra.

The need—and the quest for—sincerity and transparency may be considered one of the most
distinctive features of our times. The final outcome of such an obsession with transparency has
eventually brought about our present-day society of hyper-appearance. Sexuality is the arena in
which the imperative of transparency fights to establish its rule and is also, at the same time,
one of its most powerful weapons. Hyper-appearance, the inevitable consequence of absolute
transparency, should not be seen as just another form of mass narcissism. Rather, it can be
interpreted as the last veritable source of authenticity for the I. This structure, however, clashes
fatally with the essentially symbolic nature of sexuality, which requires nudity, of course, but
feeds on mystery, silence, loss, and the impossible desire of being the Other, despite aspiring
to. If the imperative of transparency presupposes reality as purely positive, entirely opened out,
and thus controllable, sexuality reminds us that Otherness is essentially withdrawn, forever free
of any project of control, because, like any other evidence, it appears, but is not manifest.

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