L’Europa, l’identità e ciò che ancora manca

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È innegabile che l’Europa, quale istituzione, stia attraversando un difficile momento di crisi: da un lato procede per l’inerzia di un progetto tanto ambizioso quanto “stanco”, dall’altro è continuamente provocata da spinte centrifughe, che si richiamano paradossalmente agli stessi valori fondanti dell’Unione (la pace, la sicurezza, il progresso sociale ed economico), ridotti tuttavia entro i confini nazionali o ideologici. Questa tendenza al “riduzionismo politico” è funzionale all’esasperarsi di una dialettica amico-nemico (tra gli Stati nazionali e l’Unione a livello politico e istituzionale, tra gli stessi Stati, nei rapporti tra gli Stati e il resto del mondo), di cui un contributo di Franco Vaccari, pubblicato sul numero di Anthropologica del 2014, esamina genesi, storia e possibili rimedi per il futuro.

L’Europa e l’evoluzione positiva della dialettica amico-nemico

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