La radicalizzazione di un conflitto urbano e il processo di guarigione possibile
Prendendo spunto dalla vicenda di via Triboniano dove alla fine degli anni Novanta venne a crearsi un vasto insediamento abusivo di famiglie rom, il saggio si concentra su un caso concreto di conflitto urbano cercando su un esempio riuscito di risoluzione del problema. La Fondazione “Casa della carità”, attiva nel sociale e voluta dal cardinal Martini, si fa carico del problema abitandolo e mediando tra residenti, istituzioni e “nuovi arrivati”, avvicinandosi così alle ragioni di ciascuna delle parti coinvolte, senza però l’imbarazzo di schierarsi, ma con l’opportunità di generare soluzioni condivise. Nonostante le difficoltà, il progetto approda ad una risoluzione condivisa e quindi
efficace, proponendo un set di strumenti utili nella risoluzione di situazioni conflittuali: la conoscenza e il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti, la presenza attiva e attivante delle Istituzioni,
l’“incarnazione” sul territorio e la promozione delle energie positive della comunità.
This essay focuses on urban conflict taking into consideration the example of possible resolution as provided by the case of Triboniano Street where at the end of the Nineties a large abusive Gypsies settlement took place. The Foundation “House of Charity”, promoted by Cardinal Martini, deals with these problems, mediating between residents, institutions and “newcomers”, trying to take into considerations the reasons of all the parties involved, embracing them and taking sides, hoping to generate shared solutions. Despite the difficulties, the project reaches a shared resolution and thus effective, offering a set of useful tools for the resolution of conflicts: understanding and involvement of all the affected subjects, the active presence of institutions, the embodiment on the territory and the promotion of positive energies by the community.