Si può accogliere l’imprevedibile? La fiducia tra sicurezza e complessità
Fidarsi significa istituire la vita; istituire la vita non vuol dire crearla o gestirla, programmarla o controllarla; fidarsi istituendo la vita è allora accogliere esattamente ciò che non sembra fatto per quel che pensavamo e che c’è indipendentemente da noi. Per questo la fiducia è istituzione invisibile e generatrice delle istituzioni. Questo saggio intende affrontare la questione della fiducia in relazione alla questione della potenza e del controllo. Ciò che è stato realizzato per renderci più sicuri sembra infatti complicare tremendamente l’accoglienza di noi stessi e rendere arduo l’esercizio di ciò che per la vita di ognuno è essenziale, ovvero fidarsi. Come ci si sta facendo carico di fermare tale deriva, tra aumento dei rischi e della complessità?