Che fine ha fatto l’eros?
Tra immunizzazione e ridimensionamento
Il presente saggio si interroga a partire dalle possibili trasformazioni dell’eros nell’epoca contemporanea. Due i nuclei attorno ai quali si articola: risalire ai termini originari dell’Eros; ricostruire una fenomenologia dell’amore erotico, come un modo di relazionarsi tra gli esseri umani sempre più fragile, soggetto alla ricerca del piacere, per scoprire, in definitiva, che la carne erotizzata ricerca, lontana dall’amore, la soddisfazione e unicamente il proprio piacere. Il che fa riflettere anche sull’attuale modo di intendere l’amore erotico-passionale, come un genere di amore del quale siamo tutti, in qualche modo, abilitati a parlare, perché tutti gli esseri umani vivono l’esperienza dell’attrazione e del desiderio sessuale, conoscono gli effetti sulle proprie vite di un desiderio ricambiato o represso, soddisfatto o mortificato e questo ci rende tutti, in certa misura, abili a svolgere un discorso sull’amore passionale. Rimane al fondo un dubbio, che forse non è altro che un’altra sconcertante certezza, che cioè la vittoria dell’erotizzazione e della naturalizzazione non sia altro che la sconfitta dell’ascesa al bene e dell’amore.
The essay investigates how eros may have changed in contemporary times. First, the paper aims to reconstruct Eros in its original significance; second, to outline a phenomenology of erotic love, this ever-more-fragile mode of relating amongst human beings. We discover that, ultimately, eroticised flesh, far from seeking love, is aiming for personal pleasure and satisfaction. This brings us to a reflection on the current meaning attributed to passionate-erotic love. Given that we all, as human beings, share an experience of sexual attraction and desire, and are familiar with the effect of desire on our personal lives (be it requited or repressed, satisfied or mortified), we are all, more or less, able to articulate what passionate-erotic love is. This experience that we share enables us all, albeit in different measure, to hold forth on the topic of passionate love. We are left with a doubt—or maybe more like a disquieting certainty—on whether the triumph of eroticisation and naturalisation marks a defeat for the aspiration to goodness and love