Il contributo intende approfondire le principali frontiere delle tecnologie in medicina, nelle loro implicazioni di carattere antropologico. L’estensione di tali tecnologie, dall’ambito genetico alla robotica, dai sistemi complessi di dati all’Health Technology Assessment, rivelano il rischio che l’approfondimento etico-antropologico sia estrinseco rispetto al cammino del tecnologico. Il contesto epocale mostra anche uno stridente paradosso: mentre molti aspetti pragmatici vengono illuminati, il senso della direzione del progresso tecnologico appare sempre più oscuro. Il senso del limite e della vulnerabilità può condurre invece tutti i protagonisti della vicenda tecno-antropologica ad un’integrazione delle proprie prospettive e ad un riconoscimento di alcuni criteri comuni per affrontare l’ignoto ancora da conoscere e da sperimentare.

In this paper, the Author investigates the main frontiers of technologies in medicine, in their anthropological implications. The extension of these technologies, from genetics to robotics, from complex data systems to Health Technology Assessment, reveals the risk that the ethical-anthropological perspective is extrinsic, sometimes extraneous, to the technological development. Our historical context shows a strong paradox: while many pragmatic aspects are illuminated, the sense of the direction of technological progress appears increasingly obscure. The sense of limitation and vulnerability, on the other hand, can lead all the protagonists of the techno-anthropological storytelling to an integration of their own perspectives and to a recognition of some common criteria for facing the unknown yet to be known and experienced.