Europa secolarizzata: traduzione e tradimento? Ipotesi di lavoro

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La secolarizzazione europea può essere letta alla luce delle categorie di “traduzione” e “tradimento”; se si considera che essa iniziò come processo di traduzione dell’umanesimo occidentale dal sacro al profano e che sta ormai dissolvendosi in un registro culturale nichilista. Le ipotesi di lettura del fenomeno presentate riguardano in sintesi la natura della cosiddetta “secolarizzazione”, quale macrofenomeno divenuto nella storia moderna sistemico e pervasivo e, per questo, non unilineare, ma pluriforme e dialettico. La tesi dell’origine della secolarizzazione come evento complesso di “delegittimazione dell’umanesimo cristiano” sembra essere maggiormente esplicativo
della portata epocale del fenomeno e della sua configurazione multipla: privatizzazione
della fede, sacralizzazione pubblica della religione, avversione, ricomprensione del cristianesimo, crisi ateista, dissoluzione nichilista. Sino alla contemporanea ripresa della presenza pubblica del religioso e alla domanda di senso che essa pone.

European secularization can be read according to two categories: “translation” and “treason”. We should consider that it started as a translation process of western humanism from sacred to profane and that it is now dissolving in a nihilistic cultural register. The hypothesis of understanding this phenomenon concerns the nature of the so-called secularization, as a macrophenomenon that became systemic and pervasive in modern history and, therefore, not unilinear, but pluriform and dialectical. The thesis around the origin of secularization as a complex event of “delegitimiation of Christian humanism” seems to be more explicative compared to the proportion of the phenomenon and its multiple configurations: privatization of faith, public sacralization of religion, aversion, new understanding of Christianity, atheist crisis, nihilist dissolution. Up until the contemporary return of the public presence of religion and the questions that it arises.

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