Il valore della fiducia
Fiducia ed ipocrisia sono le coordinate attraverso le quali leggere questo saggio. Prendendo le mosse dalla commedia tragica Il Tartufo di Moliére, l’autore dimostra come accordare fiducia, o tradirla, non faccia altro che rivelare la dialettica di verità e menzogna nel tessuto creato dal rapporto interpersonale. Le tendenze moderne, espresse dalla riflessione di filosofi quali Hume, Smith, Hobbes e Weber, propendono per una lettura in chiave utilitaristica della riflessione morale. Da questo punto di vista, applicando all’etica la dinamica dell’economia di mercato, si promuovono le virtù non tanto per il loro valore intrinseco, quanto per i vantaggi che possono portare in dote al corpo sociale. Secondo l’autore, compito della filosofia – e dell’antropologia – è riscoprire la “moralità naturale” che caratterizza l’umano e che si esprime anche, all’interno delle dinamiche economiche. Nel far questo l’autore valorizza in particolare le nozioni di “sincerità”, “fiducia” e “gratuità”.