Jacques Maritain sull’amore
Oltre la polarizzazione di eros e agape
Attraverso un’analisi delle argomentazioni presenti nel saggio Amour et amitié di Jacques Maritain, in questo contributo l’Autore intende esplicitare la novità che il pensatore francese introduce nel panorama filosofico cristiano del suo tempo sul tema dell’amore umano e divino:
aprendo al riconoscimento della carnalità dell’amore, infatti, Maritain non solo restituisce dignità e valore metafisico all’esperienza della corporeità, quando questa è indirizzata al fine di una amore completo e oblativo, ma offre una comprensione integrale dell’amore visto nella sua intima congiunzione di dimensione erotica e dimensione agapica. Confrontando le posizioni di Maritain con altri esponenti della filosofia cristiana del Novecento di ispirazione fenomenologica e personalista, l’Autore conclude che non è possibile disgiungere l’eros dall’agape, che
un amore completo, autenticamente umano, parte sempre dalla concretezza della carnalità per poi indirizzarsi allo spirito.
Through an analysis of the arguments present in the essay Amour et amitié by Jaques Maritain (1882 – 1973), in this paper the author intends to explicate the novelty that the French thinker introduces into the Christian philosophical landscape of his time on the topic of human and divine love. By opening up to the recognition of the carnality of love, in fact, Maritain not only restores dignity and metaphysical value to the experience of corporeality, when this is directed toward the goal of a complete and oblative love, but offers an integral understanding of love seen in its intimate conjunction of erotic and agapic dimensions. By comparing Maritain’s positions with other exponents of twentieth-century Christian philosophy of phenomenological and personalist inspiration, the author concludes that it is not possible to disjoin eros from agape, that a complete, authentically human love always starts from the concreteness of carnality and then turns to the spirit.