La riflessione antropologica alla prova di nuove e antiche povertà
La società contemporanea, per certi versi “figlia” delle promesse (mancate) di un miglioramento generale delle condizioni di vita, sembra avere ancora bisogno dell’aiuto dell’antropologia per smascherare tutte le contraddizioni e per localizzare l’umano in un epoca di disorientamento. All’incapacità di risolvere i nuovi problemi che le possibilità tecniche sollevano, si somma l’atavica irrisolvibilità di problemi ormai noti. Compito della riflessione antropologica appare allora quello di mediare tra la frammentarietà restituita dalla fenomenologia e la complessità dell’umano, coinvolta sempre nella risoluzione di quelle legittime domande di vita che spesso sono all’origine di soluzioni problematiche e generatrici di nuove sofferenze e contraddizioni.