L’idea di cittadinanza europea

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L’idea di cittadinanza nelle tradizioni europee si è sviluppata lungo due direttrici: quella “orizzontale” che distingue un gruppo di individui da un altro (cittadino/straniero) e quella “verticale” che distingue il rapporto tra l’individuo e l’autorità all’interno di una comunità definendone diritti e doveri (cittadino/suddito). Benché i nazionalismi abbiano declinato quest’idea in senso monolitico ed esclusivo, di per sé la sua storia è intrisa di pluralità e dunque l’idea europea di cittadinanza tende a rendere compatibili – pur nella dialettica – appartenenze a comunità diverse (familiare, culturale, religiosa, politica, giuridica). L’idea di cittadinanza europea si nutre di questa storia di pluralità che va oggi difesa e sostanziata sia sul fronte dei diritti che su quello dei doveri e che va nutrita con un forte radicamento nei suoi principi ideali: pluralità, libertà, giustizia.

The idea of citizenship in European traditions has developed along two lines: “horizontal” which
distinguishes a group of individuals from another (citizen/foreigner) and “vertical” which distinguishes the relationship between the individual and the authority within a community, defining rights and duties (citizen/subject). Although nationalisms have configured this idea in a
monolithic and exclusive sense, its history is full of diversity and therefore the idea of European
citizenship tends to render compatible – even in the dialectic – groups that belong to different
communities (familiar, cultural, religious, political and legal communities). The idea of European citizenship is developed by this plurality which needs to be defended and substantiated both in terms of rights and duties, and that should be nourished with a strong entrenchment in its ideal principles: variety, freedom, justice.

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