Morir bene o buona morte? L’umanità alla prova nel dibattito sull’eutanasia
L’emersione del dibattito civile attorno al fine vita mette in luce alcuni nodi antropologici rilevanti: la centralità dell’autonomia e la parallela esaltazione del sistema tecnologico e delle sue procedure, la centralità del soggetto autonomo e le indicazioni di scelte che derivano da una cultura dello scarto in cui la società influisce sull’esito finale. Di fronte allo scontro delle posizioni, tipico nel dibattito bioetico, emergono alcune linee di intervento pratico, come la crescita di una cultura palliativa verso il dolore, anche attraverso la crescita di reti assistenziali ed etico-consulenziali, l’utilizzo della tecnologia non come sostitutiva ma integrativa dell’atto medico-assistenziale, con l’emersione di elementi propri di un umanesimo integrale, in cui le questioni etiche, oltre una spaccatura tra momento “pubblico” e “privato”, mostrano tutta la loro interconnessa unitarietà.