Ragion pratica e razionalità economica. Oltre la scissione
Il saggio ricostruisce alcuni passaggi storici e teorici circa i rapporti tra la ragion pratica e la razionalità economica. In particolar modo si sofferma sulla riscoperta contemporanea della filosofia pratica, come orizzonte utile per comprendere in chiave etica la dimensione economica. La separazione tra etica ed economia, avvenuta nella tarda modernità (da Mandeville in poi), ha comportato l’accettazione dell’Utilitarismo quale paradigma filosofico e della razionalità scientifico-avalutativa come modello di ricerca. Ciò ha causato una riduzione dell’economia e dei suoi modelli di sviluppo a mere questioni quantitative. La sfera economica invece dovrebbe riguardare l’utile in vista del bene della persona e delle comunità. Il contributo quindi presenta una critica epistemologia all’individualismo dell’homo œconomicus sulla base di istanze etiche e del principio classico del bene comune.
The essay reconstructs some historical and theoretical passages about the relationships between practical reason and economic rationality. In particular, it focuses on the contemporary rediscovery of practical philosophy, as a useful horizon to understand the economic dimension in an ethical key. The separation between ethics and economics, which occurred in late modernity (from Mandeville onwards), led to the acceptance of Utilitarianism as a philosophical paradigm and scientific-evaluation rationality as a research model. This caused a reduction of the economy and its development models to quantitative issues. The economic sphere, on the other hand, should concern profit in view of the good of the person and of the communities. The contribution therefore presents a critical epistemology of homo œconomicus’s individualism on the basis of ethical demands and the classical principle of the common good.